Welcome Home/
Un diamante invece della polvere

Esattamente un anno fa un brutto infortunio mi ha improvvisamente sconvolto la vita.

Dieci anni di sogni e sacrifici in cui ho visto la mia passione per lo sport miracolosamente plasmarsi fino a diventare la mia professione, improvvisamente frantumati in mille pezzi.

Dieci anni di avventure e miracoli attraverso cui da ragazzo obeso e depresso sono arrivato a lavorare nel miglior centro fitness della città e ad aprirne uno tutto mio.

In un istante senza che me ne rendessi nemmeno conto, tutto questo adesso sembrava irrimediabilmente perduto. Quel maledetto incidente mi stava distruggendo la vita e gettando via in un angolo di ospedale tra sale d’attesa infinite e quella gelida camera operatoria.

Game Over: niente più adrenalina, ne corsi, ne allenamenti in quelle serate piene di vita e amici in palestra. Fine. Stop. Au’ revoir.

Adesso le mie giornate erano: controlli su controlli, terapie, dolore. Rabbia. E poi paura, tanta paura di non riuscire più a tornare quello di prima.

Cosi non potrò mai dimenticarlo, una notte al culmine della disperazione, per evitare che mia moglie mi sentisse piangere, mi alzai e socchiudendo la porta della camera da letto mi gettai sul divano in salone. Davanti a me vedevo solo buio, vuoto e tanta oscurità. Stavo crollando.

Però ero ostinato a lottare con tutte le mie forze per evitare che mi uscissero da bocca quelle minacciose parole di rabbia e ingratitudine: perché Dio, perché? E così mentre lacrimavo e mi ingoiavo i singhiozzi per non fare rumore ascoltai quella “voce dolce e sommessa” che dal profondo delle crepe dell’anima mi parlò chiaramente:

“Non temere, Sion,
NON LASCIARTI
CADERE LE BRACCIA!
Il Signore tuo Dio in mezzo a te
è un salvatore potente.
Esulterà di gioia per te,
ti rinnoverà con il suo amore,
si rallegrerà per te con grida di gioia,
come nei giorni di festa”.

Sofonia 3, 16-18 CEI

Come una coperta calda che ti avvolge completamente dalla testa ai piedi mi sentii istantaneamente circondato da un senso di protezione soprannaturale che in un secondo stava accarezzando ogni paura.

Quelle parole erano state scritte migliaia di anni prima della mia nascita eppure non so come, qualcuno aveva fatto in modo che si trovassero dentro quel libro apposta per me!

Era tutto sotto controllo.
Niente era perduto.
Capii che il cielo aveva una ragione più profonda per tutto quello che mi stava capitando.

Cosi mi asciugai gli occhi e poi sulla scia di quelle parole tornai ad osservare più attentamente le mie mani: LE BRACCIA NON POTEVO MUOVERLE… MA LE MIE DITA SI!!!!!!
Di nuovo istintivamente sollevai lo sguardo e mentre l’immagine del mio computer all’altro lato della stanza mi occupava completamente la vista, tutto cominciò a prendere forma.

Dio stava permettendo quella brutta prova
Semplicemente perchè cambiassi prospettiva e finendola di guardare solo alle mie braccia rotte e disperarmi, riuscissi finalmente a vedere anche le mie dita integre e perfettamente funzionanti!

Dieci anni prima non avrei mai immaginato che il mio sogno per lo sport potesse diventare realtà, ma adesso davanti alla richiesta di Dio di riesumare un altro sogno che anni prima avevo deciso di soffocare invece, non riuscivo proprio ad accettarlo.

Perchè sapevo che se avessi riaperto quel mobile antico dove l’avevo seppellito, la parte più “sfigata” di me sarebbe tornata e galla e quel Luca “brillante” tutto sport e palestra, l’avrei perso completamente di vista.

La palestra resterà per sempre la mia complice e amante preferita, ma siccome anche a rischio di sembrare uno sfigato è molto meglio credere a quello che Dio dice di te, io quella sera ho deciso di tornare al mio primo amore e riprendere a lavorare molto di più con le mie dita che con le mie braccia quindi.

E così un anno dopo, mentre sto per rientrare ancora una volta in sala operatoria, ma al tempo stesso mi incammino sulla via dei sognatori, oltre a chiedervi una preghiera, vorrei anche domandarvi un incoraggiamento e se vi va il pre-ordine del mio primo romanzo in uscita lunedì 9 Dicembre su Amazon e intitolato :

Welcome Home, un diamante invece della polvere.

Chissà magari un giorno lo leggeranno soltanto i miei bellissimi nipotini, ma in ogni caso resterò comunque senza rimpianti!

“Per fede soggiornò nella terra promessa come in terra straniera, abitando in tende, come Isacco e Giacobbe, eredi con lui della stessa promessa, perché aspettava la città che ha le vere fondamenta e il cui architetto e costruttore è Dio”.

Lettera agli Ebrei 11:9‭-‬10 NR06

Voglio ringraziare dal profondo del mio cuore mia moglie Mariangela Amendola: sei la colonna della mia vita, senza di te non ce l’avrei mai fatta!

Mio fratello Paolo Frezza perchè nella vita ho poche certezze, ma tu sei una di quelle!

E poi ancora past @jason.noble e Antonio Teresa Morra u dont know how much I appreciate what u have done for me! U r so precious!
Nel momento più buio della mia vita in cui poche persone hanno creduto in me… ( io stesso non lo facevo ) voi siete stati una benedizione rara. Non lo dimenticherò mai.

E infine anche @lukeswork e @emmanel_sorrentino per la pazienza e l’onore di aver lavorato con voi!

Guarda il book trailer del mio primo romanzo!