Numeri 12

Mosè sposa una donna cusita (Etiope). 

Il matrimonio con una straniera non era né il primo per Mosè (Sefora era Madianita) ma nemmeno per il resto del popolo di Dio.
Anche Giuseppe, per esempio, si era sposato con una Egiziana.

Tali matrimoni non erano stati proibiti da Dio. La proibizione riguardava i popoli che Israele avrebbe trovato nella terra di Canaan: Esodo 34:15-16.

Non sappiamo cosa scattò esattamente nella mente di Miriam ed Aronne, ma a causa della loro nuova cognata, cominciarono a parlare male di Mosè.
Quanti problemi sorgono molto spesso con l’arrivo di nuore, cognate, generi, suocere, suoceri, ecc…

Probabilmente per Miriam questa donna era una minaccia al POTERE, magari era GELOSA per il proprio fratello, magari DISPIACIUTA che sia andato a prendere moglie di nuovo fuori dal popolo di Dio… non sappiamo, di fatto qualsiasi cosa avvenne portò Miriam ed Aronne a provare qualcosa alla quale reagirono facendo MALDICENZA.

In questo brano vediamo che la MALDICENZA non è giustificata.
Stavano parlando male del proprio FRATELLO, della loro GUIDA, dell’UOMO DI DIO.

Dio non approva il parlar male verso nessuno ed in particolar modo verso i suoi servi.
“Perché dunque non avete temuto di parlare contro il mio servo, contro Mosè?” Numeri 12:8

Miriam ed Aronne furono MALDICENTI ed INFEDELI all’uomo di Dio e la lebbra si attaccò a Miriam.

L’INFEDELTÀ, ANCH’ESSA, NON FA NIENT’ALTRO CHE INTERROMPERE UNA RELAZIONE CHE SI BASA SULLA FIDUCIA ED IL RISPETTO RECIPROCO.

Quando si fa MALDICENZA verso i propri fratelli e sorelle, non solo carnali, ma anche verso la FAMIGLIA DI DIO o verso i servi di Dio, inevitabilmente si viene colpiti dalla “lebbra”.

La lebbra spesso, consuma i tessuti, è indolore, ma pian piano parti del corpo muoiono e si staccano da esso. Ho visto in India questo fenomeno.
Spiritualmente qualcosa ti si attacca e ti inizia a consumare, a volte è indolore, ma qualcosa avviene, che distrugge l’animo e lo spirito e porta alla SEPARAZIONE dagli altri.

Coloro che erano malati di lebbra, venivano allontanati dal popolo per rischio di contagio.
Il MALDICENTE si ritroverà a vivere isolato e con il dolore nell’animo.

Il rimedio a tutto ciò esiste ed è l’ammissione della colpa, chiedere perdono delle proprie azioni e la preghiera.

Aronne disse a Mosè: “Non farci portare la pena di un peccato che abbiamo stoltamente commesso”. Numeri 12:11
Stava chiedendo perdono a Mosè, Mosè era nella posizione di poter perdonare e liberarli dalla colpa. Mosè non solo li perdona, invoca anche la guarigione divina su Miriam.

Dio esaudì la richiesta di Mosè e guarì Miriam, ma ella porterà per un tempo la conseguenza di ciò che è successo.

Miriam non fu abbandonata!
Il popolo rimase in attesa, aspettò che Miriam fosse riabilitata e poi si rimise in cammino.

La Grazia di Dio è meravigliosa, essa guarisce, trasforma, riabilita.

Tra fratelli bisogna perdonarsi affinché ci sia guarigione.

Nell’adunanza bisogna avere misericordia con chi pecca, con chi commette delle gravi cose.
Piuttosto che giudicare e proseguire come nulla fosse, bisogna con amore attendere colui/ei che è caduto. Attendere la sua riabilitazione e riprendere insieme il cammino.

Pastore Caldaralo Francesco