La mancanza di fiducia uccide

Gli edomiti (discendenti di Esaù) erano fratelli degli Israeliti. Mosè si trova a Kades e manda degli uomini per chiedere il passaggio da una via chiamata Regia (Numeri 20:14-21). Il re di Edom si oppone e non vuole far passare gli israeliti dal proprio territorio.

Fino a questo punto non ci sono dei momenti nel quale ci siano stati conflitti tra Edom ed Israele, nessuna citata avversione. Di fatto, in questo frangente, gli edomiti non attaccano gli israeliti ma gli impediscono il passaggio, gli rendono le cose difficili, non li agevolano.

Gli israeliti subiscono un rifiuto da parte dei loro fratelli. Questo produsse un percorso molto più lungo, un percorso non fatto su di una strada desertica, ma in mezzo al deserto, di conseguenza avvenne quello che troviamo in Numeri 21:1, una battaglia, in questa alcuni furono fatti prigionieri, Israele fa un voto a Dio e ottenne in seguito vittoria.

Al v.4 il popolo si scoraggia a motivo del viaggio. Lo scoraggiamento produsse mormorii, ribellione, diventarono ingrati verso Mosè e verso Dio, non erano contenti né del cibo né dell’acqua… Dio manda dei serpenti ardenti, velenosi… molti morirono (v.6).

La modifica del percorso mandò in TILT gli israeliti. Non era il percorso che loro avevano immaginato, non rientrava nelle loro aspettative. La manca di accettazione produsse scoraggiamento, ribellione e morte. Dopo aver riconosciuto e confessato il proprio peccato, Dio diede loro una speranza. Per sfuggire al veleno mortifero bisognava guardare al serpente di rame fatto da Mosè su ordine di Dio (se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita v.9). Questo è segno di dipendenza da Dio, di sottomissione, di obbedienza, di fiducia nella sua guida e provvidenza. Chi guardava al serpente trovava scampo.

Nei Vangeli Giovanni riprenderà questa simbologia per parlare di Cristo e della sua morte in croce. “E, come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna.” Giovanni 3:14-15 Per VIVERE bisognava CREDERE, bisognava fidarsi di Dio, bisognava continuare a guardare a Dio.

Israele stava dubitando di Dio, durante il tragitto diffidava: “perché ci avete fatti uscire dall’Egitto per farci morire in questo deserto?” (v.5). Abbi fiducia nelle vie di Dio, abbi fiducia nei pensieri di Dio, credi che il percorso che stai facendo non è invano, inutile, ma che Dio ti porterà alla meta.

Per vivere devi credere!

Pastore Caldaralo Francesco